mercoledì 25 aprile 2012

Perché

Questi versi li ho scritti qualche decennio fa, quando ancora provavo una rabbia interiore, e quando pensavo fosse possibile fare qualcosa per mutare determinati comportamenti che m'infastidivano alquanto (ora non più), e che erano particolarmente diffusi nel nostro paese. Oggi, tali comportamenti esistono ancora, magari in forme diverse, ma nel frattempo è decisamente cambiato il mio modo di vederle e di interpretarle. Insomma, oggi non gli attribuisco più molta importanza, e poi ritengo sia impossibile cambiare certi eventi e certe tendenze riprovevoli. Mi contento di prendere atto che esistono (ed esisteranno sempre) dei personaggi spiacevoli, ma mi rendo conto che, alla stessa maniera, ne esistono altri - e sono la maggioranza - del tutto diversi. Sono quest'ultimi che contano per me, e ritengo sia il caso d'ignorare la parte "negativa" dell'umanità, tenendo in considerazione soltanto i "buoni".




Perché esistono ancora coloro che hanno causato una guerra senza pari nella storia dell'Europa,
perché non vengano dimenticati coloro che hanno perso la vita per liberare l'Italia dai criminali,
perché la storia non ha insegnato nulla,
perché molti hanno la memoria corta,
perché razzismo e ignoranza la fanno da padroni,
perché chi ha il potere colpisce sempre i poveri e i deboli,
perché esiste lo sfruttato ed esiste lo sfruttatore,
perché i ricchi sono sempre più ricchi,
perché i poveri sono sempre più poveri,
perché c'era il fascismo,
perché c'è la nostalgia del fascismo,
perché chi sa che diavolo ci sarà in futuro,
perché non c'è giustizia,
perché non c'è libertà,
perché non c'è eguaglianza,
perché non c'è solidarietà,
perché ascolti frasi come: "Quando c'era lui...",
perché c'è sempre il pericolo del ritorno di una dittatura,
perché tutti i morti, tutta la devastazione e tutta la miseria non sono bastati,
perché i prepotenti, gli ingordi e gli idioti dominano il mondo:


ancora e sempre RESISTENZA.

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