giovedì 10 maggio 2012

Il bacio nella poesia italiana decadente e simbolista

Variegata e a volte contraddittoria è la simbologia del bacio che, nella religione cristiana assume sia il valore di riconciliazione, sia quello di tradimento (il bacio di Giuda a Gesù). Ma, al di fuori di tale contesto, il bacio nella poesia di parecchi simbolisti viene inserito come parte essenziale di un rito iniziatico o si paventa quale "momento misterico e ultraterreno" che esprime, oltre al lato erotico e passionale dell'individuo, quello di una personalità più segreta, sconosciuta, rientrante nell'inconscio. Nei crepuscolari i baci sono "casti" e simboleggiano la verginità; in altri poeti il bacio o i baci si inseriscono all'interno di atmosfere sognanti includenti rose, erme e primavere languide, secondo un clichè tipico della poesia liberty.
 
 
Poesie sull'argomento
Fausto M. Bongioanni: "Butterfly-Kiss" in "Venti poesie" (1924).
Ricciotto Canudo: "La Bocca mistica" in "Poesia" n. 9/12, 1906.
Francesco Cazzamini Mussi: "Il bacio" in "I Canti dell'adolescenza (1904-1907)" (1908).
Francesco Cazzamini Mussi: "Bacio" in "Il cuore e l'urna" (1923).
Ottorino Checchi: "A Donna Elda" in "Poesia", agosto 1908.
Sergio Corazzini: "Un bacio" in «Marforio», novembre 1902.
Edmondo Corradi: "Se a voi, Madonna, ride nello sguardo" in "Nova postuma" (1904).
Edmondo Corradi: "Un vezzo breve, quale un tempo Lidia" in "Nova postuma" (1904).
Guglielmo Felice Damiani: "Il bacio" in "Lira spezzata" (1912).
Vincenzo Fago: "La nobil Donna alfine pietosa" e "Il bacio" in "Discordanze" (1905).
Alessandro Giribaldi: "I baci" in "Canti del prigioniero e altre liriche" (1940).
Domenico Gnoli: "Il bacio" in "Fra terra ed astri" (1903).
Corrado Govoni: "Senza baci" e "Bacio di libidine" in "Le Fiale" (1903).
Virgilio La Scola: "Intimità" in "La placida fonte" (1907).
Fausto Maria Martini: "Meditazione" in "Le piccole morte" (1906).
Fausto Maria Martini: "Tre quartine" in "Poesie provinciali" (1910).
Giovanni Pascoli: "Il bacio del morto" in "Myricae" (1900).
Emanuele Sella: "Il bacio" in "Monteluce" (1909).
Domenico Tumiati: "La bocca" in "Musica antica per chitarra" (1897).
 
 

Testi

TRE QUARTINE
di Fausto Maria Martini

Un giorno, era vestita di batista.
Mi piacque e la baciai sopra una mano:
ella porta, da quel giorno lontano
il bacio al dito come un'ametista.

Un giorno, sulla veste aveva tre
gigli dipinti e la baciai sugli occhi;
ella disse, tremandole i ginocchi:
amico mio, mi cresimi! Perché?

Io non l'amavo: ella mi disse addio!
Allora sulla bocca la baciai,
della sua bocca mi comunicai...
D'allora sempre, ella mi chiama: «mio!»

(Da "Poesie provinciali")

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