giovedì 17 maggio 2012

Poeti dimenticati: Gino Novelli

Gino Novelli (il cui vero nome era Gaetano Ciulla) nacque a Barrafranca nel 1899 e morì a Catania nel 1975. Visse sempre in Sicilia, svolgendo a pieno l'attività di letterato e collaborando sia a riviste che a quotidiani locali come "La Tradizione" e "Il Giornale di Sicilia". Fu poeta sostanzialmente religioso mostrando nei suoi versi la sua predilezione per la semplicità stilistica e per l'umiltà degli argomenti trattati; mise così al centro della sua produzione letteraria i migliori valori del cristianesimo, religione che il Novelli abbracciò in toto, anche nella vita di tutti i giorni.
 
 


Opere poetiche

"Tremori", Società Libraria O. Fiorenza, Palermo 1923
"Rosario", Studio Editoriale Moderno, Catania 1923
"Fiamma votiva", Novale, Palermo 1929
"Migliore stella", La Tradizione, Palermo 1931
"In fondo alle tenebre", Emiliano Degli Orfini, Genova 1934
"Finestre sulla notte", Intelisano, Milano 1938
"Colloqui", Ed. del Girasole, Roma 1950
"L'Angelo", Rebellato, Padova 1956
"Fiume della mia vita", Rebellato, Padova 1963
 
 

Presenze in antologie

 
"La poesia italiana di questo secolo", a cura di Pietro Mignosi, Ciclope, Palermo 1929 (pp. 253-254)
"La nuova poesia religiosa italiana", a cura di Gino Novelli, La Tradizione, Palermo 1931 (pp. 295-302).
 

 
Testi

FUGGIRE

Mille demonii s'arroventano le carni
con tridenti infuocati.
Lo strazio è grande.
Mio padre, mia madre, la sorella muta
mi consolano.

Il mio letto è coronato di lacrime.
Il mio dolore è dolore per tutti.

Bisogna che io fugga.
Bisogna che io vada a morire lontano.

Solo.
Senza acqua,
senza cibo,
senza vesti.
Solo.

Come muoiono tanti fratelli ignoti:
orfani,
mendicanti,
pazzi.
Così i miei gemiti saranno ascoltati
solo dal Padre.

Così potrò sentirmi veramente figlio Suo,
come tutti i fratelli abbandonati,
e morire fra le Sue braccia dolcemente.

(Da "Migliore stella")

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