giovedì 7 giugno 2012

Sotto i colpi

C'è gente che ci passa la vita
che smania di ferire:
dov'è il tallone gridano dov'è il tallone,
quasi con metodo
sordi applicati caparbi.

Sapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta
tutta borchie e lastre, e come sotto
è tenero l'istrice.



Questa poesia di Nelo Risi fa parte del volumetto "Pensieri elementari" (Mondadori, Milano 1961) ed è una delle più profonde e più belle liriche del poeta milanese. Il testo, nella sua prima parte, parla del gusto, si direbbe sadico, che prova molta gente nel colpire il suo prossimo per farlo soffrire nel modo più crudele possibile; cercano, per tale motivo, di individuare il "tallone d'Achille" sì da poterlo ferire mortalmente. Nella seconda parte Risi invita ad una riflessione riguardo alla fragilità che accomuna più o meno tutti gli esseri umani, malgrado alcuni di loro esibiscano certi comportamenti atti a nascondere, con una palese dimostrazione di forza e di invulnerabilità, la presenza più che mai marcata di debolezza, nascosta strenuamente ostentando una falsa personalità tutta piena di atteggiamenti aggressivi; esattamente come fa l'istrice che per non essere attaccato si chiude entro la sua pungente corazza.
 

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