lunedì 14 marzo 2016

Poeti dimenticati: Tullio Ortolani

Nacque nel 1869, fu prosatore, poeta e critico letterario. Collaborò a varie riviste tra cui il "Marzocco". Le sue opere in versi mostrano uno stile decisamente ottocentesco e classicista, più raramente si riscontrano suggestioni decadenti.



Opere poetiche

"Vox in deserto", Tip. Castaldi, Feltre 1895.
"Canti della bontà", Tip. dell'Umbria, Spoleto 1897.
"in solitudine", Tip. Mancini, Macerata 1899.

Frontespizio del volume poetico di Tullio Ortolani: "Vox in deserto", Premiata Tipografia Castaldi, Feltre 1895



Testi

DOLCEZZA

Venga l'universal dolcezza ai cuori,
ché troppo il male strinse ormai la mano,
troppo sofferse l'Anima dolori!

Né più fiorisca primavera in vano,
né l'autunno maturi in vano i frutti,
ma il bene sia vicino e sia lontano.

L'Anima si dimentichi de' lutti
ch'ella, ch'ella medesima construsse.
Scenda l'universal dolcezza in tutti.

Chi al pianto disperato ci condusse?
chi la bocca fraterna alle parole
tristi dell'odio e del livore indusse?

S'aprano le dolenti celle al sole,
anche il delitto la dolcezza tocchi.
Sappiamo ciò che in fondo ai cuori duole?

Sappiamo ciò che brucia in fondo agli occhi?
Noi vedremo dall'alte ferriate
volgersi alcuno, flettere i ginocchi.

Vedremo dalle case scellerate
per la vergogna donne in pianto uscire.
O buoni, perdonate, perdonate:

l'ultimo pianto passa sovra l'ire!
Sia la dolcezza farmaco divino,
ella sia che le mani faccia aprire

del ricco a carità sul peregrino;
ella sia che lenisca ogni altro male,
e sia il bene lontano e sia il vicino.

Ella sia, la dolcezza universale.

(Dalla rivista «Il Marzocco», luglio 1896)

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