sabato 4 giugno 2016

Poeti dimenticati: Massimo Spiritini

Nacque a Zevio nel 1879 e morì a Verona nel 1963. Abbandonati gli studi in Lettere all'Università di Padova, si trasferì in Olanda dove cominciò a lavorare come insegnante. Tornato, dopo nove anni, in Italia, si sposò e ottenne un impiego (sempre come insegnante) ad Ascoli. Dopo la Grande Guerra, a cui partecipò, Spiritini tornò a professare l'insegnamento a Padova, a Marsiglia e quindi a Verona. Si interessò soprattutto di poesia straniera e pubblicò molte traduzioni e antologie. Come poeta iniziò nel solco della tradizione classica per poi avvicinarsi al genere epigrammatico. Recentemente è stato pubblicato un volume ("Versi", QuiEdit, Verona 2010) che contiene una scelta antologica delle sue liriche.



Opere poetiche

"In Olanda", Aldo Manuzio, Verona 1904.
"La veglia delle armi", Streglio, Torino 1907.
"Le Perle della Corona", Carabba, Lanciano 1931.
"Le Invocazioni", Carabba, Lanciano 1935.
"Zodiaco", Mondadori, Verona 1938.
"Poesie proibite", Ausonia, Siena 1948.
"Le Offerte", Dante, Verona 1950.
"Le Grazie", Gastaldi, Milano 1952.
"Et ultra", Vita Veronese, Verona 1958.






Presenze in antologie

"Poeti delle Venezie", a cura di Federico Binaghi e Guido Marta, Zanetti, Venezia 1926 (pp. 246-249).
"L'Adunata della poesia", 2° edizione, a cura di Arnolfo Santelli, Editoriale Italiana Contemporanea, Arezzo 1929 (pp. 503-504).
"Antologia della lirica italiana. Ottocento e Novecento", nuova edizione, a cura di Carlo Culcasi, Garzanti, Milano 1947 (p. 351).




Testi

QUANDO IL TEDIO MI AFFERRA...

Quando il tedio mi afferra e ne la gola
mi strozza una bestemmia velenosa,
hai ben ragione allor d'esser gelosa
ché nel mio cor non domini più sola.

Gialla e fredda nel manto sepolcrale
viene al mio amor la morte, tua rivale.
E... vorrei proprio nel lastrico giù
tuffar la testa e non muovermi più.

(Da "In Olanda")


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